La patologia emorroidale, conosciuta comunemente ed erroneamente come “emorroidi” è una malattia delle emorroidi stesse, ovvero di quelle strutture situate nel canale anale che sono fondamentali per la continenza fecale. Le emorroidi sono “ammalate” quando si gonfiano e infiammano e, nei casi più gravi, diventano sanguinolente. Per la perdita di sangue che ne consegue in alcuni casi, esse vengono confuse con altre patologie, come i polipi, le ragadi, il tumore del retto.
Questa patologia può essere di due tipologie, le emorroidi interne e le emorroidi esterne. Il primo caso è quello che provoca meno problematiche, essendo invisibile, poiché situato all’interno dell’ano. La certezza di avere questa patologia la si ha solo tramite una visita medica approfondita con esplorazione rettale o attraverso una rettoscopia. Nel secondo caso, ovvero quello di emorroidi esterne, il rigonfiamento è ben visibile e riconoscibile e ci si può facilmente autodiagnosticare la patologia.
Chi soffre di emorroidi spesso si vergogna della propria patologia e non riesce a parlarne con parenti, amici e finanche non riesce a farne menzione con il proprio medico, almeno fin quando le emorroidi non divengono più gravi e infiammate del previsto, causando un dolore che per molti è insopportabile e peggiora notevolmente la qualità della vita. Sebbene sotto il profilo medico le emorroidi non siano considerate una patologia grave (infatti solo di rado il sanguinamento comporta delle anemie), i dolori divengono talmente intensi da stoppare completamente chi ne soffre, il quale non riesce più a sedersi, a camminare, a dormire sdraiato.
Per questo motivo, non appena si intuisce di soffrire di una patologia emorroidale, è preferibile iniziare da subito a mettere in atto i rimedi che in questo articolo, poco sotto, vi andrò ad indicare, cercando da subito di stoppare una patologia che, se trascurata può portare fin dal chirurgo. E’ meglio evitarlo, no?
Emorroidi: chi colpiscono?
Fare una stima del numero di persone affette da emorroidi non è affatto semplice, in quanto, come dicevo ivi sopra, molto spesso chi ne soffre se ne vergogna e quindi non si rivolge al medico curante non permettendo una stima precisa. Chi soffre di emorroidi interne, inoltre, molto spesso non sa di avere questa patologia.
Secondo alcuni studi, però, le emorroidi avrebbero colpito almeno una volta nella vita, almeno il 50% della popolazione statunitense, e il 5% ne sarebbe affetto in questo momento. Non vi è una sostanziale differenza tra i due sessi e le emorroidi colpiscono parimenti sia uomini che donne, ma con la precisazione che la gravidanza spesso è la causa dell’insorgere di tale patologia, e 3 donne su 10 che sono incinte ne soffrono, perciò il dato necessita di tale rilevanza.
Le emorroidi raramente colpiscono i giovani sotto i 20 anni, mentre sono molto più frequenti tra i 45 anni e i 65 anni. Sopra i 65 anni, invece, sono meno soventi.
Le cause delle emorroidi
Non è conosciuta una vera e propria causa delle emorroidi. Sono stati rilevati dei nessi di causalità clinici tra la patologia emorroidale e uno stile di vita malsano, con pazienti sovrappeso oppure obesi, che fanno scarsa attività fisica. A provocarle, però, sono spesso anche degli sforzi fisici eccessivi: per questo tale patologia colpisce sovente anche i sollevatori di pesi, i culturisti e chi si sottopone a sforzi eccessivi per lavoro, come i muratori.
Poco sopra ho specificato come molte donne in gravidanza, circa il 30%, soffrano di emorroidi. Ciò è causato dalla pressione del feto sul ventre e ai cambiamenti ormonali.
Un transito intestinale irregolare, inoltre, è una delle cause delle emorroidi. Non solo la stipsi, come erroneamente ritenuto, ne è una causa, ma anche la diarrea. Tali problematiche, infatti, comportano l’irritazione dell’ano e la nascita di tali disturbi.
L’alimentazione scorretta e con poche fibre è un’altra delle cause scatenanti, in quanto lo sforzo per espellere le feci eccessivamente dure può comportare l’insorgere di tale disturbo.
Altri sport che possono comportare l’instaurarsi di un disturbo simile sono gli sport che si svolgono da seduti, come il ciclismo e il motociclismo, oltre a una posizione seduta per svariate ore durante il lavoro (ad esempio per chi svolge un lavoro di tipo impiegatizio e passa diverse ore seduto davanti al pc). Anche la genetica spesso è associata a tali patologie e quindi se avete un parente che ne soffre, potreste avere tale disturbo anche voi. Un altro fattore di causa delle emorroidi potrebbe essere anche il sesso anale.
I sintomi delle emorroidi
Le emorroidi interne ed esterne presentano diversi tipi di sintomi.
Le emorroidi interne comportano spesso prurito intorno alla zona anale, bruciore, infiammazione, perdita di muco dall’ano e sanguinamento rettale, con il colore del sangue di tipo rosso vivo e che è facilmente distinguibile rispetto a quello delle ragadi di un colore meno intenso. Molte persone che sono affette da emorroidi, inoltre, soffrono anche di incontinenza fecale, ovvero non riescono a controllare i propri movimenti intestinali. Le emorroidi interne, spesso non sono associate a dolore a differenza di ciò che accade a chi soffre di emorroidi esterne.
Le emorroidi esterne, infatti, si presentano con dei dolori molto acuti, soprattutto durante l’atto della defecazione. Esse sono rappresentate da dei rigonfiamenti congestionati e lividi intorno alla zona anale, ben visibili dall’esterno, e facilmente individuabili anche al tatto al momento dell’igiene intima. Le emorroidi esterne non di rado si trombizzano e diventano sanguinanti causando ingenti perdite ematiche.
Non è raro in tali casi che dopo la defecazione chi ne soffre abbia dei disturbi di giramenti di testa: è molto importante in tali casi cercare di sedersi, possibilmente su un cuscino morbido e bere e mangiare qualcosa, in particolare un bicchiere di acqua e zucchero, ma anche delle banane. Anche nel caso di emorroidi esterne spesso si può avvertire del prurito e bruciore intorno alla zona colpita.
Non è raro che la patologia emorroidale esterna e interna si presenti congiuntamente con entrambi i sintomi ed emorroidi sviluppatesi sia all’interno che all’esterno dell’ano.
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Quali sono i principali rimedi per le emorroidi?
Le emorroidi presentano diverse strade percorribili per la loro cura. E’ possibile muoversi sulla strada dei rimedi naturali, farmaceutici o anche chirurgici. La prima cosa da fare, però, è quella di avere delle accortezze che servono a non infiammare la zona da esse colpita. Il decorso della patologia, infatti, può variare da alcuni giorni a diverse settimane ed è molto importante non allungare i tempi di recupero.
I giusti comportamenti con le emorroidi
Chi soffre di emorroidi deve avere dei comportamenti specifici che servono moltissimo a coadiuvare la guarigione. La prima cosa è l’igiene intima: non avere una accurata detersione della zona, soprattutto dopo aver defecato può comportare il proliferare di batteri e, soprattutto per via delle ferite a seguito del sanguinamento, può risultare pericoloso. Bisogna, quindi, lavarsi con dei detergenti con PH delicato o con acqua e bicarbonato di sodio.
Come vi asciugate anche è molto importante. Non bisogna assolutamente utilizzare degli asciugamani ruvidi o colorati, ma solo panni morbidi di cotone e di colore bianco. Nei casi più dolorosi di patologia emorroidale, anche utilizzare il panno morbido per asciugarsi può essere un fattore di dolore. Pertanto in tali casi consiglio di utilizzare il phon impostato su aria tiepida in sostituzione degli asciugamani.
Per quanto riguarda la carta igienica, essa deve essere della qualità più morbida possibile, non essere una carta igienica colorata o profumata, perché ciò potrebbe aumentare l’infiammazione della parte. Molte persone trovano sollievo nell’inumidire con dell’acqua la carta igienica o nell’utilizzare in sostituzione di essa, le salviettine umidificate che si usano per pulire i bambini piccoli.
Non appena avrete scoperto di soffrire di emorroidi esterne dolorose, recatevi in farmacia per acquistare uno degli appositi cuscini per le emorroidi a forma di ciambella, i quali sono molto morbidi e vi permetteranno di stare seduti in maniera più agevole e senza aggravare il già difficilmente sopportabile dolore.
Soprattutto nelle donne in gravidanza che soffrono di emorroidi, è stato riscontrato che dormire coricate sul lato sinistro da un certo sollievo; è assolutamente sconsigliato, invece, andare a dormire a pancia in su, perché comporta maggiori pressioni sulla zona affetta da emorroidi e potrebbe, quindi, aumentare il dolore.
Molti medici consigliano, tra i rimedi naturali per le emorroidi esterne, di respingere delicatamente l’escrescenza verso l’interno: questo faciliterebbe di molto la guarigione.
I rimedi al dolore: il rimedio del ghiaccio
Chi soffre di emorroidi cerca in ogni maniera di avere dei sollievi e dei benefici dalle fasi di dolore acuto. Sebbene sia un rimedio molto discusso, tra i più utilizzati è il cosiddetto rimedio del ghiaccio. Esso consiste nel porre un paio di cubetti di ghiaccio in un panno morbido e molto pulito e nell’applicarli direttamente sulla emorroide o sulle emorroidi. Una valida alternativa è rappresentata dal “guanto di ghiaccio”, la quale consiste nel mettere a ghiacciare nel congelatore un guanto di quelli che si reperiscono in farmacia dopo averlo riempito d’acqua.
Quando il guanto si è ghiacciato, occorre posizionare una delle dita del guanto che si sono ghiacciate, direttamente sulla emorroide. Il ghiaccio possiede infatti delle proprietà anestetizzanti e aiuta a fermare il flusso di sangue dell’emorroide.
Molti medici, invece del rimedio del ghiaccio che considerano un palliativo, consigliano di immergere la zona affetta da emorroidi completamente all’interno della vasca da bagno o di una poltrona da bagno (anch’essa facilmente reperibile in farmacia) in cui è stata versata dell’acqua tiepida e tenere così esposto all’azione dell’acqua per qualche minuto.
Le creme per le emorroidi
Le creme rappresentano uno dei rimedi più utilizzate, perché ad uso locale e il massaggio in sé può dare del grande sollievo.
Preparazione H è, probabilmente la crema più conosciuta ed utilizzata: essa è infatti indicata anche per le donne in stato interessante, in quanto non contiene idrocortisone. Essa, inoltre, contiene la fenilefrina che rappresenta una molecola che ha la proprietà di restringere i vasi sanguigni e coadiuva, quindi, in caso di emorroidi sanguinanti.
In caso di dolore molto intenso, invece, si possono utilizzare dei farmaci che abbiano anche un effetto anestetico. Tra questi abbiamo l’Ultraproct e il Proctolin. Un principio disinfettante, invece, è associato al Proctosedyl e al Proctosoll. Nel caso utilizziate uno di questi farmaci sotto prescrizione medica, sappiate che il loro uso non può essere effettuato per più di una settimana perché potrebbe comportare l’insorgere di effetti collaterali, come allergie oppure possono rovinare la pelle.
Alimentazione ed emorroidi: il primo rimedio viene da qui
Il primo rimedio per le emorroidi, è rappresentato da una corretta alimentazione, la quale passa anche attraverso un corretto esercizio fisico. Una alimentazione a base di fibre, infatti, non solo aiuta a curare le emorroidi che si hanno in un preciso momento, ma deve rappresentare uno stile di vita sano che permetta di non dover mai più soffrire di tale patologia. La dose consigliata di fibre può variare dai 20 ai 30 grammi e ci sono cibi da evitare assolutamente. Il quantitativo di fibre indicato è da rispettare in caso di emorroidi poiché aiutano ad avere un corretto transito intestinale e delle feci della giusta consistenza e di facile espulsione.
Mangiare sano non aiuta solo nelle emorroidi, ma aiuta il nostro corpo sotto ogni aspetto. La dieta consigliata per le emorroidi, infatti, è una semplice dieta sana basata su molta frutta con la buccia, come pere e mele e su verdure fresche e di stagione. Anche i legumi rappresentano un ottimo prodotto per le emorroidi, poiché molto ricchi di fibre e di proteine.
La carne non è sconsigliata, ma va evitata la carne rossa e preferita la carne bianca. Sconsigliati sono caffè e alcolici che irritano il tratto intestinale. Per quanto riguarda le bevande, solo acqua, ma in grandi quantità, tra gli 8 e i 10 bicchieri al giorno.
Non bisogna poi sottovalutare l’aspetto fisico e sportivo. Con le emorroidi è bene cercare di camminare almeno 20 minuti al giorno, anche se ciò vi spaventa, dopo aver fatto un bagno nell’acqua calda e aver messo la crema, camminare sarà meno difficile di quanto possiate credere e favorirà il corretto transito intestinale permettendovi una evacuazione senza troppo stress e senza sforzi.
Seguendo questi consigli, le emorroidi potrebbero sparire in pochi giorni: in caso ciò non accadesse, rivolgetevi al medico curante il quale potrebbe decidere di optare per l’asportazione chirurgica.
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